Teatro

Al via l'edizione '11 di FILI Filanda Idee Lavoro Identita, dedicata al pensiero

Al via l'edizione '11 di FILI Filanda Idee Lavoro Identita, dedicata al pensiero

L'edizione 2011 di FILI - Filanda Idee Lavoro Identità è dedicata al pensiero e alla gioia del pensare, per pensare il pensiero, come diceva Giorgio Gaber. Attraverso il teatro e la danza, la musica e la convivialità, il programma si propone di avvicinare l’arte e la vita, il pensiero alla quotidianità.

“Ci obbligano a pensare che la cultura e lo spettacolo debbano essere evasione e non pensiero, coscienza e creazione. Ci obbligano a credere che siano intrattenimento e passatempo e non cultura, perché non vogliono solo chiudere i teatri ma le teste” ci suggerisce Alessandro Bergonzoni. Con questo spirito, dopo il rischio chiusura dell’anno scorso superato grazie all’aiuto di una rete di operatori, imprenditori e cittadini, la nuova edizione di FILI riprende con la stessa intensità e lo stesso l’impegno culturale e civile di nove anni fa.

Venerdì 5 e sabato 6 agosto il piccolo festival rinnova l'invito ad artisti e cittadini a vivere, lavorare e godere dei pensieri, altrui e propri, nello splendido sito di archeologia industriale della Filanda Romanin-Jacur di Salzano. Uno spazio che si fa luogo della produzione culturale e della relazione sociale, ambiti da coltivare e nutrire con creatività.

Protagonista simbolo di questa edizione, testimone di questo dialogo tra teatro e vita quotidiana, Don Andrea Gallo. Il fondatore della Comunità di San Benedetto a Genova, sa offrire dalla scena la sua militanza, le sue lotte al fianco degli ultimi e degli emarginati, i temi della libertà sessuale e del rispetto per l'altro. E venerdì 5 agosto propone una recita tra teatro e spiritualità per riflettere insieme sulla dimensione sacra dell’esistenza. Un’attrice, una cantante, un musicista e un Pastore danno vita a un rituale, una danza di parole che muove emozioni e riunisce nello stesso cerchio artisti e spettatori. Restituisce il senso di comunione tra i popoli pur nella difficoltà delle diversità. Esistenza, soffio che ha fame è lo spettacolo che Don Gallo e Carla Peirolero hanno composto ispirandosi al Qohélet e ad altri testi sacri, ma anche di Simone Weil, Emily Dickinson, con i canti di Roberta Alloisio e le musiche di Edmondo Romano.

Promosso dal Comune di Salzano e ideato da Echidna Associazione Culturale, FILI è realizzato in collaborazione con la Regione Veneto, la Provincia di Venezia e la Fondazione di Comunità Riviera-Miranese, oltre alla importante partecipazione di numerosi soggetti privati del territorio: Gruppo Veritas, Depuracque srl., Ecometal, Banca Santo Stefano - Credito Cooperativo di Martellago. E’ questa rete di collaborazioni che permette di proseguire il percorso del festival nonostante la scarsità delle risorse disponibili.

Il Festival si apre venerdì 5 agosto alle 19.30 con la proposta alle famiglie di raggiungere la Filanda per il teatro dedicato ai ragazzi. Finalista al Premio Scenario Infanzia 2011, Da grande voglio essere felice è lo spettacolo de Il Libro con gli stivali, diretto da Gaetano Ruocco Guadagno. Una storia intensa, emozionante e divertente, che parla di rapporti generazionali e del legame tra paura e felicità, attraverso una modalità clownesca e una comicità diretta e genuina.

Dalla produzione industriale alla produzione artistica: l'idea con cui nel 2003 è nato FILI - Filanda Idee Lavoro Identità, accompagna ancora oggi la costruzione del programma. Dal 2 al 4 agosto, infatti, la Compagnia Il Posto, diretta da Wanda Moretti, propone un laboratorio di danza verticale sulle potenzialità coreografiche ed espressive del corpo su piani verticali, finalizzato alla creazione di un site specific che abiterà varie architetture della Filanda.
Il risultato Atto Bianco - Studio 1 è in programma, in due diverse versioni, venerdì 5 (ore 20.30) e sabato 6 (ore 21.30). Realizzata da Wanda Moretti, con interventi sonori del sassofonista Marco Castelli, la drammaturgia è incentrata sulla rappresentazione della condizione umana. I danzatori in parete sono animali che cercano di salvarsi dopo aver trovato “un’arca” ormai chiusa, sigillata e pronta al diluvio, animali rimasti fuori mentre la tempesta ha inizio. Una performance di grande versatilità, originale interazione tra danza, musica e architettura in cui le danzatrici sono accompagnate dal suono del sax e ambientazioni elettroniche. Il workshop di selezione è in programma il 2 agosto dalle ore 11 nella sede della Compagnia, al Forte Marghera, il laboratorio e la residenza creativa si terranno invece nella Filanda.

In chiusura, dopo l’appuntamento con Don Gallo e il Caffè della notte (ore 23 circa) il sorprendente Andrea Mazzacavallo si esibirà nel suo Ticket, viaggio comico per star bene, show divertente ed energico che vede l'autore, narratore e musicista, alternarsi al pianoforte e alla chitarra per dar vita ad una sorta di microfilm centrato sul rapporto tra uomo e donna, la stravagante relazione dell'umano con l'economia e, non ultima, la possibilità di un'evoluzione della specie.

La giornata di sabato 6 agosto parte alla luce del giorno tra l'erba del Brolo della Filanda.
Giuliana Musso presenta La Base, finale aperto del laboratorio Teatro d'indagine, realizzato per il progetto Giovani a Teatro della Fondazione di Venezia, tutto dedicato a raccontare al presente la storia di una base militare straniera grande come un paese e costruita dentro a una città. Attraverso le storie scritte dagli allievi, tra cui alcuni professionisti, che hanno partecipato al percorso di ricerca “Abbiamo indagato e scoperto innanzitutto che ci vuole tempo - afferma l'attrice - per osservare, ascoltare e registrare, per attraversare a piedi un territorio, per attendere un testimone, per leggere i nessi e le contraddizioni di quel che accade”.

La due giorni alla Filanda si conclude con i pensieri di Vitaliano Trevisan. Accompagnato dalle musiche originali del contrabbassista Daniele Roccato, l'autore e interprete vicentino presenta Solo et pensoso. “Suonerà strano, ma il fatto è che ho sempre ben presente il suolo che calpesto, anche e soprattutto quando scrivo. Una sorta di atteggiamento – afferma Trevisan - non saprei come altro chiamarlo, che mi porta ad aver sempre coscienza della mia gravità e del suolo che mi sostiene. Camminare/pensare/scrivere, tre cose che, per l'autore, vanno sempre insieme”. Il personaggio è un giovane Holden berico che traccia i propri quindicimila passi nel perimetro della sua odiosamata città, una (innominata) Vicenza ossessivamente misurabile persino nelle quote delle storiche alluvioni documentate sulle antiche targhe di marmo.

E tra uno spettacolo e l'altro il convivio tra spettatori e artisti, proposto dall'Ostaria dai Kankari di Moira Mion, offre veri e piacevoli momenti di cultura culinaria.


Biglietti
Intera serata o singolo spettacolo + convivio - 20 euro (biglietto unico).
Singolo spettacolo - 12 euro (intero), 10 euro (ridotto), 5 euro per lo spettacolo Da grande voglio essere felice) - gratuito per bambini fino a 11 anni.
In vendita presso Echidna, Dolo (VE) - Via Marconi 1: entro le 13 del 5 agosto e presso Villa Romanin-Jacur, Salzano (VE) via Roma 166 dalle ore 18 del 5 e 6 agosto.

Informazioni e prenotazioni
Echidna - tel. 041. 412500 - [email protected] - www.echidnacultura.it
Comune di Salzano - tel 041. 5709742 - [email protected]
Cell. 340. 9446568 - dalle ore 18 i giorni 5 - 6 agosto